Nonostante il nome richiami un qualche tipo di allenamento lo Skin Cycling è un programma per eseguire la propria beauty routine serale e massimizzarne gli effetti. Niente panico quindi, possiamo riporre Gua Sha e rulli di giada perché stavolta l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è solo un calendario.
Se ancora non hai avuto l’occasione di imbatterti in uno dei tantissimi video dedicati a questo trend, virale come sempre su TikTok e ormai Sacro Graal per tutti - ma proprio tutti - gli skincare addicted, ti raccontiamo noi cosa comporta questo “programma” di bellezza e tutti i segreti per realizzarlo al meglio.
Skin Cycling: cos’è?
Ideato e promosso dalla dermatologa statunitense Whitney Bowe, lo Skin Cycling ha come obiettivo quello di far “rinascere” la pelle in “cicli” di soli quattro giorni e di andare a migliorarla con fasi mirate e attivi specifici.
Come lo Skinminimalism, o Skin Cycling prevede di non “sovraccaricare” eccessivamente la pelle con troppi prodotti, ma di creare una semplicissima routine per la cura della pelle dove vengano ottimizzati i benefici apportati dai principi attivi presenti nei nostri prodotti skincare. Spesso, infatti, può capitare di utilizzare molto frequentemente attivi troppo potenti, pagandone poi le conseguenze con irritazioni, secchezza e sensibilizzazione cutanea.
Lo Skin Cycling, dunque, è una skincare che prevede in determinati giorni e non quotidianamente, l’utilizzo di principi attivi potenti, come esfolianti chimici (alfa-idrossiacidi o beta-idrossiacidi) o retinoidi (retinolo e altri derivati della Vitamina A), e alcuni giorni di “riposo” per rigenerare la pelle. Seguendo questo programma la pelle dovrebbe, da un lato sviluppare una maggiore tolleranza ai principi attivi, e dall’altro ridurre eventuali effetti collaterali.
Ovviamente stiamo parlando di una skincare serale perché, come sappiamo, gli esfolianti chimici e i retinoidi vengono utilizzati la sera per via delle loro proprietà fotosensibilizzanti (rende la pelle più sensibile ai raggi UV e UVA).
Come funziona? Ecco il programma da seguire:
La tipologia più popolare di Skin Cycling si basa su un programma di quattro giorni: due “attivi” e due di recupero della pelle; una volta passati i quattro giorni si ricomincia da capo.
- Sera 1: Aggiungi un esfoliante a una routine di base che includa un detergente viso delicato, una crema idratante e un siero in olio per sigillare i diversi trattamenti. Puoi optare per un esfoliante enzimatico, un peeling chimico o un tonico arricchito con alfa o beta-idrossiacidi a seconda delle tue preferenze.
- Sera 2: Salta l’esfoliazione e usa il retinolo come antietà insieme agli altri passaggi della routine. Ricordati sempre di applicare il contorno occhi idratante prima di un principio attivo così potente, in modo da proteggere la zona perioculare!
- Sera 3 e 4: Queste sono le notti di “recupero”, dove puoi prenderti una pausa dai principi attivi esfolianti e pro-aging. Approfittane per fare una maschera viso idratante a base di acido ialuronico da tenere in posa fino al completo assorbimento.
Se passati alcuni mesi la tua pelle non ha riportato irritazioni e vuoi fare un upgrade di questa routine puoi:
A quali pelle fa bene lo Skin Cycling?
Questo tipo di routine è adatto a tutti i tipi di pelle ma è particolarmente benefico per chi ha la pelle particolarmente sensibile e reattiva ma anche per chi utilizza prodotti specifici per trattare acne, iper-pigmentazione e invecchiamento cutaneo.
Sebbene sia una routine molto facile da seguire, se la tua pelle presenta determinate problematiche ti consigliamo di rivolgerti prima a un dermatologo, la cui competenza non potrà mai essere sostituita da diversi video su TikTok.
Lo “Skin Cycling” prevede, come abbiamo detto, un ciclo di quattro notti - è la tipologia più popolare - composto da due giorni di utilizzo di principi attivi “forti” e due di recupero per la pelle. Passati i quattro giorni si ricomincia da capo. Questo ciclo è diventato virale su TikToK con i dermatologi presenti sul social che ne hanno confermato i benefici e gli utenti che hanno iniziato a condividere le proprie trasformazioni della pelle.
Il termine, coniato dalla dermatologa Whitney Bowe, si riferisce al creare una routine ciclica di prodotti skincare serali da utilizzare assicurandosi di non eccedere con determinati principi attivi che alla lunga potrebbero irritare o sensibilizzare la pelle.
Cosa ci insegna lo Skin Cycling?
Ognuno di noi ha una pelle diversa ed esigenze differenti che si modificano con il cambiare degli anni, delle stagioni e delle fasi ormonali; perciò, lo Skin Cycling non va preso come un qualcosa di fisso e tassativo ma più come uno schema di massima che ci insegni a non mescolare troppi attivi tra di loro, soprattutto se particolarmente potenti, e a capire cosa serva davvero alla nostra pelle.
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